Coating temporanei

13.11.2019

Rivestimenti protettivi temporanei per semilavorati e leghe sensibili all'usura e all'umidità.

I coating temporanei sono prodotti che servono a rivestire un manufatto per proteggerlo da agenti atmosferici o meccanici. A differenza dei coating veri e propri, i coating temporanei sono studiati per essere rimossi alla necessità, ad esempio prima della verniciatura. Questi protettivi possono venire impiegati tra un processo di manifattura ed un altro, per non danneggiarsi durante i trasporti o per poter prolungare lo stoccaggio senza aver problemi di ossidazione. L'applicazione di tali coating è semplice e può avvenire tramite immersione, vaporizzazione e spruzzatura.

Per funzionalità possiamo dire che hanno lo stesso scopo delle applicazioni oleose tradizionali (in grado di preservare i pezzi per molto tempo), con il vantaggio di poter essere rimossi più facilmente.

Come prima categoria da menzionare per quanto riguarda l'impatto ambientale, sono i coating temporanei base acqua, removibili tramite semplice getto di acqua calda leggermente alcalina o soluzioni alcoliche. Ciò è possibile grazie a particolari resine acriliche (che possono essere anche unite ad altre per garantire performance differenti) solubili in acqua che, una volta essiccate, possono nuovamente tornare in soluzione. Questi prodotti vengono utilizzati per immersione o applicati manualmente a pennello (per i piccoli manufatti), dopodiché vengono fatti sgocciolare fino a completa asciugatura. Può servire l'ausilio di aria ventilata o calda per accelerare il processo.

Formulazione tipiche contengono, oltre alle resine specificate sopra, anche additivi tixotropanti per aumentarne la viscosità e disareanti per ridurre la formazione di schiuma che potrebbe altrimenti creare problemi applicativi. Molte aziende inoltre aggiungono coloranti per differenziare i manufatti o per distinguerli meglio da quelli grezzi.

Altre tipologie di coating temporanei per i metalli sono:

Rivestimenti a base di poliuretano. Resistenti all'acqua, all'abrasione e alla corrosione, essi sono costituiti da:

  • Poliuretano liquido (può essere derivato da fonti sintetiche o naturali).
  • Solventi organici, per aiutare nell'applicazione e migliorarne la viscosità;
  • Additivi per migliorare la resistenza all'abrasione, come gli ossidi di metalli di silicio o zirconio;
  • Additivi per migliorare la resistenza alla corrosione, antiossidanti e stabilizzanti UV;
  • Additivi per migliorare l'elasticità, come i plasticizzanti che rendono il rivestimento meno suscettibile a scheggiarsi o creparsi;
  • Catalizzatori, per accelerare la polimerizzazione del poliuretano.

In generale, i rivestimenti temporanei a base di poliuretano devono essere progettati per essere facilmente removibili senza causare danni alla superficie del metallo sottostante. Per la rimozione possono venire impiegati dei solventi (in base al tipo di reticolazione del polimero) o tramite azione meccanica o peel-off.

Rivestimenti a base di silicone. Resistenti alle alte temperature, all'acqua e all'abrasione, essi sono costituiti da:

  • Silicone liquido o polvere;
  • Solventi organici (ad esempio, xilene, toluene) o emulsioni acquose;
  • Additivi per migliorare la resistenza alla corrosione e all'usura (ad esempio, sali di zinco o di cobalto);
  • Additivi per migliorare l'aderenza e la durezza del rivestimento (ad esempio, silicato di alluminio o di sodio);
  • Additivi per migliorare la resistenza all'azione chimica (ad esempio, polisilossani o polimeri acrilici);
  • Additivi per migliorare la resistenza alle alte temperature.

La rimozione di un rivestimento al silicone può essere complessa, per questo motivo non è utilizzato molto come coating temporaneo

I rivestimenti pelabili

Possono essere realizzati con polimeri come il polietilene, il polipropilene o il PVC, che vengono applicati sulla superficie del metallo e successivamente rimossi al bisogno tramite distacco meccanico (peel-off).

Una formulazione base di un rivestimento al polietilene è la seguente:

  • Polietilene in granuli (disciolto in un solvente organico): 80%
  • Solvente organico (ad esempio, xilene): 15%
  • Additivo antistatico: 2%
  • Additivo antinvecchiamento (ad esempio, antiossidante): 2%
  • Additivo per migliorare l'aderenza (ad esempio, silicato di calcio): 1%

Una formulazione base di un rivestimento al polipropilene è la seguente:

  • Polipropilene termoplastico in granuli: 70%
  • Solvente organico: 15%
  • Additivo per migliorare la resistenza all'abrasione: 5%
  • Additivo per migliorare la resistenza alla corrosione: 2%
  • Additivo per migliorare l'elasticità: 3%
  • Catalizzatore: 5%

Una formulazione base un rivestimento al PVC è la seguente:

  • PVC in granuli: 70%
  • Solvente organico (ad esempio, diclorometano): 20%
  • Additivo plasticizzante (ad esempio, ftalato di di-butile): 5%
  • Additivo antinvecchiamento (ad esempio, antiossidante): 2%
  • Additivo per migliorare l'aderenza (ad esempio, silicato di calcio): 3%