Sverniciatura

01.02.2019

Gli svernicianti sono indispensabili per la rimozione degli strati di vernice e per il recupero dei manufatti da riverniciare. In base alla tipologia di vernice e del materiale da sverniciare, troviamo differenti prodotti con caratteristiche specifiche.

Sverniciatura alcalina

Adatta principalmente su manufatti in ferro, può essere parzialmente utilizzata anche su alluminio, evitando leghe troppo reattive con gli agenti alcalini. La sverniciatura alcalina a base solvente è solitamente più efficace rispetto a quella base acqua, poiché ha una più rapida azione anche a temperatura ambiente. La vernice, in questo modo, si denatura e si dissolve nel prodotto. I prodotti a base acqua necessitano di temperature e tempi di esecuzione maggiori, riuscendo però talvolta a rimuovere anche vernici molto spesse e complesse, distaccandole.

Uno storico sverniciante alcalino a base acqua, riportato negli esempi, conteneva un'enorme percentuale di acqua e soda e una minima parte di solvente e additivi. La forza di questo sverniciante risiedeva nel fatto che è possibile scaldarlo, anche in autoclavi, fino 90°C, riuscendo così a rimuovere rivestimenti ostici e spessi, ad esempio dalle carrozzerie e dai manufatti militari.

Uno svantaggio degli svernicianti base solvente è la saturazione che raggiunge velocemente il bagno; la vernice, venendo polverizzata, crea nuvolosità e impacchi sul fondo, richiedendo filtrazioni e movimentazioni continue. 

Sverniciatura acida

Questo tipo di sverniciatura rimuove il film agendo tra l'interfaccia metallo e vernice, rialzandola. Generalmente è impiegata solo per alluminio, poiché il pH acido può ossidare i manufatti di ferro se a contatto per troppo tempo. Un tempo gli svernicianti acidi erano largamente diffusi, ma utilizzavano materie prime nocive per la salute che oramai stanno sparendo dal mercato. Tra gli acidi più utilizzati troviamo il formico (sovente in combinazione col diclorometano), ora però classificato come tossico. Si possono comunque benissimo formulare prodotti acquosi a base acida molto efficaci, utilizzando acidi organici e solventi miscibili o resi solubili in acqua.

Sverniciatura a gel o a pasta

Molto diffusa nel settore carrozzeria e aeronautica, dove grandi sezioni metalliche vengono coperte da prodotto sverniciante che deve rimanere verticalizzato sulla superficie. A causa del contatto con l'operatore che deve applicare il prodotto, questi svernicianti dovrebbero essere il meno pericolosi possibili. Tali prodotti possono rimanere sulla superficie anche per diverse ore o durante la notte, potrebbe venire aggiunta anche una copertura plastica per evitare l'evaporazione e permettere una maggior penetrazione del prodotto. A termine della sverniciatura si può rimuovere la vernice tramite raschiatura o lavaggio ad alta pressione.


Esempi formulativi e cenni storici

Il diclorometano è rinomato per essere stato il principale solvente per sverniciare. La molecola di questo solvente è in grado di penetrare in brevissimo tempo nella vernice e rialzarla dal substrato. Il diclorometano riesce tal quale a rimuovere facilmente in pochi secondi vernici come le poliesteri e le epossipoliesteri, ma occorre unirlo con altri ingredienti per renderlo funzionale su vernici più resistenti come le epossidiche. I formulati storici erano a base di diclorometano, acido formico, fenoli e acido dodecilbenzensolfonico, quest'ultimo riusciva a tenere soluto l'acido nel solvente. Additivi completavano il formulato, ad esempio inibitori di corrosione o prodotti oleosi che stratificando in superficie limitavano l'evaporazione e la dannosità dello sverniciante. Il diclorometano fu lentamente rimpiazzato da pirrolidoni, in special modo da NMP e poi da NEP. Entrambi portentosi, vennero dichiarati anch'essi dannosi e reprotossici, per questo ora sono sempre meno usati, assieme ad altri noti solventi come il metildiglicole. La ricerca di nuove materie prime al momento sembra essersi fermata sul rinomato alcol benzilico, il quale sembra non aver concorrenti al pari della bassa tossicità. Il benzilico è praticamente attivo su tutti i tipi di vernice ed è compatibile con una grande varietà di altri solventi, basi e acidi. La sua funzionalità anche a freddo lo rende preferibile ad altri solventi degni di nota come il DMSO, che sembra avere efficacia in tempi ragionevoli solo a caldo e in ambiente fortemente alcalino, dove riesce a complessare in una super-base. Il DMSO inoltre non è sempre ben visto a causa del suo odore e della sua capacità di penetrare nei tessuti e nella cute. Vi sono poi altri solventi come il DBE (esteri dibasici) che hanno la capacità di denaturare e penetrare lentamente anche in vernici multi strato. Questo solvente è sempre più usato, soprattutto per quegli svernicianti dichiarati "green", infatti non presenta alcuna tossicità per l'uomo o per l'ambiente.

Per quanto riguarda gli svernicianti gel valgono più o meno le stesse indicazioni degli svernicianti tradizionali, tuttavia vi sono delle difficoltà maggiori dovute dallo stato fisico del prodotto che, essendo gel o pastoso, trova una maggior difficoltà nel penetrare nella vernice. Per questo si usano spesso catalizzatori di reazione come acqua ossigenata, ammine, ammoniaca o acidi forti.

Per la sverniciatura del legno sono preferibili prodotti neutri a base di solventi volatili (come acetone, diossolano, MEK) che, grazie alla loro evaporazione, non possono penetrare nelle fibre del legno. Purtroppo ancora oggi vengono impiegati solventi tossici, come metanolo e xilolo.

Come additivi gelificanti sono usualmente impiegate carbossimetilcellulose modificate per solventi, che rendono il prodotto finale abbastanza vischioso, oppure caolino o bentoniti che rendono un effetto pastoso e meno colloso.

Sverniciante tradizionale economico - Per alte temperature e lunghi tempi

  • Acqua di rete: 70-75%
  • Gluconato di sodio: 2-4%
  • NaOH 30%: 15-20%
  • MEA: 2-4% (opzionale)
  • Butil Diglicole: 2-3%

Sverniciante rapido a temperatura ambiente - Infiammabile, tossico

  • Alcol Benzilico: 45-55%
  • Xilolo: 25-35%
  • Acido formico 85%: 10-15%

Sverniciante gel per legno - Infiammabile, atossico

  • Diossolano: 50-70%
  • Acetato di butile: 15-20%
  • Metiletilchetone: 5-7%
  • Paraffina in soluzione di idrocarburi: 2-4%
  • Alcol grasso C12-C15: 1-2%