I mille usi dell'acido citrico 

12.03.2019

Una materia prima proveniente da risorse naturali, estratto tramite processi fermentativi. Economico e flessibile, adatto per moltissimi utilizzi industriali e domestici.

L'acido citrico appartiene alla famiglia degli acidi organici tricarbossilici, si presenta sotto forma di polvere bianca facilmente solubile in acqua. I suoi impieghi in industria sono molteplici, ma per quanto riguarda il trattamento dei metalli e delle superfici viene soprattutto usato come:

  • anticalcare: la sua struttura chimica permette di sequestrare ioni per il controllo della durezza dell'acqua, ottimo usato per pulire i vetri di casa,
  • decapante: nonostante l'acidità contenuta, è in grado di rimuovere ossidi anche particolarmente ostici (aumentando percentuale, temperatura e tempo di contatto); ideale anche per la pulizia del rame.
  • detartrante: indicato per le componenti impiantistiche più delicate come le membrane,
  • inibitore di corrosione: possiede lieve capacità di impedire riossidazioni dopo trattamenti decapanti,
  • agente pulente: usato in sinergia con tensioattivi dimostra notevoli performance disinfettanti e nella rimozione dello sporco, non possiede odore e non è aggressivo per la persona.

È inoltre biodegradabile e si reperisce facilmente in commercio in contenitori di plastica.

Per produrre un formulato semplice da usare per scopi domestici è sufficiente sciogliere 5 grammi di acido citrico in 100 ml acqua di rete e aggiungere una quantità minima di sapone liquido tale da creare una schiuma idonea per il lavoro da svolgere. Per i vetri è meglio non generare troppa schiuma poiché andrà a creare aloni, mentre per detergere superfici sporche e grasse è consigliabile aumentare la quantità di sapone.